Kalanchoe uno splendore di colori
Esposizione della Kalanchoe
UNA PIANTA CHE NON TEME LA SICCITÀ
La kalanchoe è una pianta che ha bisogno di sole, ma nella stagione calda è preferibile che venga sottoposta all’azione diretta dei raggi solari solo per qualche ora al giorno, oppure sia collocata in una posizione di ombra luminosa.
Nel caso in cui sia costantemente esposta al sole, la kalanchoe non è soggetta a bruciature, ma si dovrebbe variare l’esposizione in funzione delle stagioni.
In primavera e in estate, è preferibile un’esposizione a est o ovest, mentre da novembre a marzo conviene spostarla in una posizione riparata dai venti e in pieno sole, cioè a sud.
Se decidete di coltivarla in giardino, l’esposizione ideale è in pieno sole o a mezz’ombra luminosa.
Inoltre, a meno che non abitiate in zone particolarmente calde, con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, è opportuno spostare la piantina in una serra o dentro casa.
Quando la temperatura esterna si attesta stabilmente al di sotto dei 10 gradi, è preferibile trasportare le piantine in un luogo riparato, perché la kalanchoe soffre il freddo e potrebbe morirne.
Annaffiatura
IN ESTATE OGNI 2 GIORNI E IN INVERNO OGNI 7/15 GIORNI
La kalanchoe tollera bene la siccità e non ha bisogno di molta acqua.
In estate va annaffiata ogni 2 giorni, accertandosi prima che il terreno sia effettivamente asciutto.
D’inverno invece va annaffiata una volta a settimana, a volte anche ogni 15 giorni. Più le temperature sono rigide, minore è la necessità idrica della pianta.
La kalanchoe è una pianta molto resistente, difficilmente soggetta a malattie o attacchi di parassiti.
Non tollera i ristagni idrici, principale causa del marciume radicale.
L’aspetto avvizzito della pianta e le foglie mollicce sono chiari sintomi di un eccesso d‘acqua.
In questo caso, occorre sospendere le annaffiature, asciugando il terriccio e le radici.
In presenza di macchie sulle foglie invece potremmo trovarci di fronte a un attacco di cocciniglia.
Per eliminare questo parassita, si può usare un batuffolo di cotone imbevuto nell’alcol, oppure si può lavare delicatamente la pianta con acqua e sapone neutro, strofinando con una spugna per eliminare l’insetto indesiderato