Le Orchidee sono piante tropicali molto amate per la loro bellezza e la durabilità dei loro fiori e perché sono facili da curare. I fiori, che ricordano una farfalla, possono essere bianchi, rosa, fucsia, giallo-arancio, anche maculati o striati. Spesso usiamo il termine Orchidee in modo generico, ma in realtà esistono molte specie differenti come la Phalaenopsis, il Cymbidium, il Dendobrium, la Cattleya o l’Oncidium.
La Phalaenopsis è sicuramente l’Orchidea più diffusa nelle case degli italiani.
Ciò che ci fa piacere delle Orchidee è la lunga durata della fioritura, che in alcune specie, come il Cimbidium, può durare anche due mesi. Fa parte della loro natura: si riproducono grazie agli insetti impollinatori e avendo poco polline tendono a restare aperte per il maggior tempo possibile per aumentare le possibilità di impollinazione.
La Phalaenopsis va coltivata in appartamento perché teme il freddo; all’aperto può crescere bene solo in estate e ovviamente crescono meglio con il clima del sud Italia.
La posizione è fondamentale per il suo benessere: vuole luce ma senza sole diretto, un ambiente arieggiato ma senza correnti fredde. Ma soprattutto una buona umidità atmosferica. Bisogna considerare che in natura le Orchidee crescono ai tropici, spesso abbarbicate sulla corteccia degli alberi poiché assumo l’acqua attraverso l’umidità ambientale. Vivono quindi in luoghi molto soleggiati, ma riparate dagli alberi e molto umidi: il nostro compito sarà quello di ricreare le stesse condizioni nel nostro appartamento.
Il substrato ideale deve essere drenante e asciugare molto velocemente, per evitare i ristagni idrici. Un piccolo trucco è di affiancare all’Orchidea altre piante. Infine, soprattutto nei mesi più caldi, è molto importante vaporizzare dell’acqua sul fogliame, senza bagnare i fiori, anche tutti i giorni. L’acqua del rubinetto lasciata decantare in un secchio per una notte è perfetta.