Le Ortensie sono piante perennemente assetate e bisognose di acqua
Le Ortensie Hydrangea in Italia, specialmente quelle coltivate nel Centro Sud, sono piante “perennemente assetate”. Il terreno dove vengono coltivate, deve essere preparato in maniera corretta e aumentarne la capacità idrica, in modo che sia sempre fresco e ben drenato. Ciò si ottiene aggiungendo al terreno humus, oppure bentonite.
Ma il fattore determinante per le nostre ortensie è il numero di ore di insolazione diretta e l’umidità del suolo. Per esempio: se la pianta si trova in un ombra luminosa, è chiaro che l’evaporazione dell’acqua dalle foglie e dal terreno sarà ridotta. Se invece siamo in una posizione assolata, l’evaporazione sarà intensa e le foglie della nostra ortensia si afflosceranno, rischiando così il disseccamento sia delle foglie che dei fiori.
Come annaffiare le ortensie
L’ortensia va preferibilmente bagnata al mattino, così che possa affrontare le calde giornate estive con un terreno fresco ma non fradicio (cioè un terreno saturo di acqua). Un terreno saturo d’acqua, può portare la nostra ortensia all’asfissia radicale, senza contare il favorevole sviluppo a malattie come l’oidio e la peronospora.
Vi sono però delle ortensie che resistono di più alla mancanza di acqua, come: le Arborescens, le Paniculata, la Quercifolia e anche le Rampicanti.
La coltivazione in vaso delle ortensie
Se le nostre ortensie sono coltivate in vaso, l’attenzione per l’irrigazione deve essere massima. Il vaso è un ambiente ristretto e il terreno in esso contenuto si può asciugare molto velocemente. Se ci siamo dimenticati di annaffiare e la terra è asciuttissima, è consigliabile immergere il vaso in un secchio di acqua, lasciandolo fino alla scomparsa delle bolle d’aria che si andranno a creare.
Una pacciamatura mantiene il terreno più fresco.