La pianta dell’incenso, Plectranthus coleoides, forma un piccolo cespuglio ornamentale che si può coltivare sia in piena terra che in vaso. Il nome di questa pianta è dovuto all’intenso odore che emanano le foglie, che ricorda, per l’appunto, quello dell’incenso. È bene precisare, però, che l’incenso vero e proprio si produce dalle resine cristallizzate di altre piante, in particolare la Boswellia sacra. La Plectranthus coleoides sprigiona invece naturalmente questo particolare aroma, che tra le altre cose tiene lontano le zanzare in giardino. Inoltre, non è velenosa né per l’uomo né per gli altri mammiferi.
La pianta dell’incenso è di tipo erbaceo e perenne, sempreverde, con un portamento che può essere arbustivo o prostrato-strisciante (ricadente in vaso). Ha un apparato radicale espanso, ma superficiale, da cui si generano numerosi sarmenti (fusti), ricadenti al suolo.
In forma arbustiva non supera i 60 cm di altezza, può essere quindi agevolmente coltivata in vaso o nelle aiuole del giardino.
Foglie
Sono le foglie il tratto caratteristico della pianta dell’incenso. Ricoprono quasi interamente i fusti, formando dei bei ciuffetti. Sono cuoriformi, con il margine dentato e un corto picciolo. Sono ricoperte di sottile peluria, la colorazione è verde scuro nelle foglie più grandi, verde chiaro in quelle giovani.
Tipica è la variegatura color bianco crema, su tutto il bordo delle foglie. Questo particolare botanico conferisce sicuramente valore ornamentale alla pianta dell’incenso. Le foglie emettono un odore intenso, molto aromatico e penetrante. Se stropicciate ancora di più.
Fiori
Anche la fioritura della pianta dell’incenso avviene da aprile ad agosto ed è molto gradevole. I fiori sono a campanella e di piccole dimensioni, riuniti in spighe terminali. La colorazione è bianca o malva pallido. La fioritura avviene solo se sussistono le giuste condizioni ambientali.
Come coltivare la pianta dell’incenso
Essendo la pianta dell’incenso di origine tropicale, non è abituata al freddo intenso. E infatti soffre quando le temperature scendono costantemente sotto i 5°C. Per questo motivo è una pianta che viene coltivata soprattutto in vaso, così da poterla portare in casa e averne cura nei rigidi mesi invernali. In piena terra la si può coltivare nelle regioni meridionali, che raramente soffrono di gelate e temperature troppo rigide durante le ore diurne.
Esposizione
In casa o in giardino è bene scegliere posizioni molto luminose per la pianta dell’incenso. La luce deve arrivare bene e l’aria deve circolare, in modo che la pianta possa trarne giovamento e irrobustirsi. Tuttavia si sconsiglia il pieno sole tutta la giornata, specie nei mesi estivi. Dunque la posizione migliore è la mezz’ombra in giardino, sul davanzale di una finestra in casa. La pianta è ottima per creare vasi pensili, con fusti ricadenti, per cui non sarà difficile trovarle la luce più adatta.
Irrigazione
La pianta dell’incenso non tollera la siccità a lungo, quindi, specie se coltivata in vaso, ha bisogno di irrigazione regolare. Ama l’umidità, quindi è buona norma nebulizzare le foglie con acqua al mattino presto (pratica da evitare in altri orari). Attenzione però a non creare ristagni idrici con il sottovaso, poiché possono essere causa di marciumi radicali e malattie fogliari.
Concimazione
Una volta all’anno la pianta dell’incenso necessita di una concimazione organica. Un ottimo fertilizzante in questo senso possono essere i lupini macinati. Il periodo migliore per la concimazione è l’autunno, quando la pianta è a riposo e accumula riserve nutritive.